Dell’antica Chiesa di Santa Maria del Riposo detta dei Piattelletti oggi rimane solo una viva memoria e un grande rimpianto per la perdita del patrimonio artistico contenuto.
A caratterizzare la chiesa e decretarne il nome popolare, era il particolarissimo pavimento costituito da maioliche, ornate con differenti soggetti raffigurati dentro cornici circolari, che davano l’impressione di piattini appoggiati a terra.
Le mattonelle furono probabilmente commissionate nel 1501 dalla famiglia Gabrielli di Fano, di cui la chiesa costituiva la parte adiacente del palazzo nobiliare, in occasione delle nozze tra Ludovico Gabrielli e la pesarese Margherita Samperoli.
A seguito della demolizione della chiesa avvenuta nel 1942 le ceramiche furono sottratte e vendute; è stato possibile però rintracciarne diverse in prestigiose collezioni di musei nazionali ed internazionali, dal Museo del Bargello di Firenze, il Louvre di Parigi, al Victoria e Albert Museum di Londra.
In passato nel quartiere dei “Piatlet” erano numerosi gli artigiani che lavoravano le maioliche, lo testimonia anche il toponimo via del Vasaro, le piccole botteghe che si alternavano ad abitazioni popolari compongono un pittoresco scorcio di quel fiorente ed umile passato.
Della chiesetta rimane esclusivamente il portale in pietra, all’epoca posizionato tra l’attuale via della Speranza e via Tomani, conservato presso il Museo Civico del Palazzo Malatestiano.