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Le Mazarinettes e la carrozza fantasma

Tra Via Nolfi e Via Arco d’Augusto vi sono ben cinque case torri, uniche costruzioni antiche di una certa altezza che sono state preservate dall’abbattimento sistematico durante gli eventi bellici del 1944.

Accanto Torre Sant’Elena, poi divenuta campanile della Chiesa di S. Croce dell’Ospedale degli Infermi, sorge l’imponente e severo palazzo Martinozzi.

La nobile famiglia diede i natali a diverse donne illustri: Giovanna di Piero da Martinozzi, amanuense del XV secolo, Laura Martinozzi, madre di Maria Beatrice d’Este che sposò Giacomo Stuart (fratello del re d’Inghilterra Carlo II), Laura Margherita Mazzarino, sorella del cardinale e sposa di Girolamo Martinozzi.

Da quest’ultima ebbe come figlie Laura e Anna Maria che, assieme ad altre cinque nipoti di Mazzarino, furono chiamate al Palais Royal del Re Sole dove gettarono scompiglio con i loro modi aperti: le Mazarinettes finirono ben presto al centro di gossip, ironie e allusioni.

Subito dopo la costruzione del palazzo, voluto da Francesco Martinozzi nel 1564, iniziò a circolare una sinistra leggenda: nelle notti senza luna, una “carrozzaccia” che ospitava una sinistra figura, trainata da due cavalli neri e governata da un cocchiere in livrea, sarebbe stata vista uscire dal palazzo, passare più volte in via dell’Inferno (oggi via Avveduti) e dirigersi verso l’Arco d’Augusto, dove sarebbe sprofondata davanti alla Chiesa di San Michele, avversario del maligno.