Testo: Giambattista Dragoncino da Fano. Marfisa bizara, canto XIV, stanze 32-33, 1545
D’aer soave e di bel sito ameno, di vaghi colli, e di piana verdura l’adorna in mezzo l’Arzilla e al Metauro come splendida gemma [… ] dal cor, da gli occhi non mi sei lontano.